Rispondi

1) Stazione largo Gelsomini: quando si propone area adibita a orto botanico-serra ecc da dare in gestione ad esempio all'università di Agraria da utilizzare anche per visite guidate di cittadini o scolaresche, si vuole prendere in esame anche una piu ampia ristrutturazione di tutte le aree verdi circostanti e in collegamento fra di loro (largo Giambelino, Via Odazio) in previsione anche di una riqualificazione delle case popolari con finanziamenti europei e regionali. Le stesse scale di uscita della stazione potrebbero avere pareti vetrate con all'interno soggetti botanici

 

2) Stazione piazza Frattini:  suggeriamo la costruzione, data l'ampiezza della piazza, di un piccolo anfiteatro, non lo si intende solo per organizzazione di eventi serali (non siamo interessati a piccole movide) ma anche per eventi pomeridiani o pre-serali (esposizioni, mostre, eventi organizzati per bambini, ecc). Data l'ampia superficie pensiamo sia bello poter inserire al centro una fontana o sistema di giochi ad acqua. Il tutto spostando l'uscita prevista al centro verso la parte ovest della piazza (cioè più vicina al semaforo.)

Siamo favorevoli  a installazioni sui marciapiedi  di fiorere con essenze arbustive e  non con  alberature

 

3) Per quanto riguarda i manufatti siamo contrari all'allargamento complessivo dello spartitraffico a parte il sito della chiesetta di san Protaso. L'allargamento totale della spartitraffico determinerebbe due situazioni:

a)solo una corsia di passaggio veicolare più possibilità di parcheggio delle automobili ,

b)  due corsie di passaggio veicolare su entrambe le carreggiate con eliminazione dei parcheggi per le automobili.

Entrambe le ipotesi, data l'alta densità abitativa della tratta e l'alta concentrazione di esercizi commerciali, ci paiono improponibili

 

4) Temi generali emersi al Tavolo per tutte le aree Mobilità e trasporto. Bisogna approfondire, come anche per altre casistiche nella città, il nuovo ruolo che dovrebbe avere una arteria attualmente di grande traffico come la via Lorenteggio successivamente alla realizzazione della MM4; la realizzazione della nuova metropolitana di fatto, come linea di forza di trasporto pubblico, deve necessariamente cambiare la precedente funzione di forte penetrazione automobilistica. Si propone pertanto di valutare la possibilità di “declassare” questa arteria stradale in favore di una sua funzione di servizio locale, riducendo le emissioni inquinanti da traffico e migliorando la mobilità pedonale.

Quanto sopra sottolineato facente parte della relazione deve tenere presente che comunque la Lorenteggio è la via di ingresso della strada statale vigevanese e della tangenziale e quindi particolarmente trafficata non solo da mezzi privati provenienti da fuori città (che potrebbero essere bloccati in parte con i parcheggi di interconnessione con la M4) ma anche da mezzi pesanti in entrata in città che con una carreggiata ridotta causerebbero anche problemi di sicurezza stradale

 

Grazie per la collaborazione

 

Enrico Balossi