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Nella tesi di laurea magistrale in architettura "Riscoprire il Naviglio Pavese. Un percorso di conoscenza e rinnovamento urbano e territoriale" abbiamo proposto diversi interventi puntuali finalizzati a garantire la completa navigabilità e la ciclabilità del tratto dalla Darsena di Milano a Moirago, frazione di Zibido San Giacomo.
L’intervento 1, già illustrato in un post precedente, è consultabile al seguente link.
L’intervento 2, già illustrato in un post precedente, è consultabile al seguente link.
L’intervento 3, già illustrato in un post precedente, è consultabile al seguente link.
L’intervento 4, già illustrato in un post precedente, è consultabile al seguente link.
L’intervento 5, già illustrato in un post precedente, è consultabile al seguente link.
L’intervento 6, già illustrato in un post precedente, è consultabile al seguente link.
L’intervento 7, già illustrato in un post precedente, è consultabile al seguente link.
INTERVENTO 8
Il ponte di Milano Fiori a Rozzano, via Gran S. Bernardo, costituisce il primo vero ostacolo alla riattivazione della navigazione sul Naviglio Pavese in questo primo tratto. Ad oggi esso risulta essere un ponte a raso con tirante libero (spazio tra la parte inferiore del ponte e il pelo dell’acqua) di 41 cm. Il traffico in quest’area è molto pesante e pensare ad un ponte mobile sarebbe poco sensato.
Si propone la riprogettazione dello stesso con rampe inclinate per permettere il passaggio delle imbarcazioni e della ciclabile in continuità con il percorso esistente. In questo modo si risolve anche il problema della pericolosità dell’attraversamento in questo punto per ciclisti e pedoni. La viabilità rimane inalterata anche nelle due rotatorie esistenti di accesso al ponte.
Laura e Francesca